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Mūla Bandha – non tutto è oro quel che luccica ovvero il troppo stroppia

Ho deciso di scrivere questo post perché, sulla base di alcune esperienze personali, penso sia importante ridimensionare l’enfasi su mūla bandha che così spesso troviamo nelle diramazioni dello Yoga di Krishnamacharya.

Nei testi di Krishnamacharya, Yoga Makaranda I, II e Yogāsanagalu troviamo indicazioni per la pratica di mūla bandha e uddiyana bandha rispettivamente come contrazione del basso addome verso la colonna, e contrazione e spinta verso l’alto del basso addome. Mūla bandha andrebbe mantenuta per tutto il corso degli esercizi di prānāyāma, secondo questi testi.

In altri testi troviamo, nelle istruzioni per mūla bandha la contrazione del perineo, e in altri ancora viene specificato che si sta parlando del pavimento pelvico, che viene contratto e ‘sollevato.’

Non voglio ora soffermarmi sulla funzione esoterica di questi bandha nella fisiologia sottile dello yoga, avvicinare prāna e āpana, incanalare il flusso di prāṇa all’interno di suṣumṇā nāḍī, ma piuttosto sul fatto che si tratta di procedimenti molto più ‘sottili’- non sono semplici contrazioni muscolari.

In pratica però partiamo tutti o quasi dal ‘grossolano’ e le nostre prime esperienze sono quasi sempre a livello del corpo fisico. Solo quando abbiamo acquisito maggiore dimestichezza con il corpo fisico, riusciamo a modulare il lavoro profondo e portarlo a una qualità che è più mentale che fisica.

Come molti praticanti delle diramazioni più forti degli insegnamenti di Krishnamacharya sanno, l’applicazione di mūla bandha è incoraggiata nella pratica di quasi tutti gli āsana (mentre per Krishmanacharya era da praticarsi solo in quegli āsana che possono essere anche mudrā, come śirṣasāna, sarvangāsana, baddhakonāsana, per esempio, e ovviamente i mudrā veri e propri come mahāmudrā, per esempio). L’utilizzo di mūla bandha e uddiyana bandha è incoraggiato anche durante il movimento nel vinyāsa, perché la respirazione ujjayi permette di acquisire forza e flessibilità in questi movimenti isotonici.

Allora dove è il problema? Se facciamo una ricerca su google con parole chiave come yoga + mula/mūla/moola bandha + problem(a), troviamo che anzi! queste pratiche risolvono un sacco di problemi, prolasso degli organi interni, aiutano a mantenerne il tono, li massaggiano ecc.

[Incidentalmente, non è facile trovare articoli in cui si dica che lo yoga crea problemi, figuriamoci! Chi osa suggerirlo viene spesso tacciato di essere un cattivo praticante, di non aver superato gli ostacoli dell’ego, di non applicare ahiṁsā.]

Ma la muscolatura del pavimento pelvico è tonica, lenta nel contrarsi e altrettanto lenta, se non di più, nel rilassarsi. Questo vuol dire che, se esercitata a sufficienza e in modo costante, può tendere all’ipertonicità.

E come una mia allieva, fisioterapista specializzata in pavimento pelvico, mi spiega, nelle donne in età fertile, (e negli uomini), l’ipertonicità del pavimento pelvico è causa della maggior parte dei problemi che spesso invece si attribuiscono a una sua debolezza. Uretriti/prostatiti, vaginismo/dispareunia, frequenza/dolore nella minzione, dolori alla schiena, chi più ne ha ne metta in quell’area, sono spesso e volentieri legati al troppo lavoro del pavimento pelvico, anziché al troppo poco. Complice la tensione nervosa che si accumula nella frenetica vita quotidiana.

Quindi? Ben venga mūla bandha, ma lasciamo a questi poveri muscoli il tempo di rilassarsi, che è tendenzialmente il doppio-triplo del tempo che impieghiamo a contrarli.

Oltre al respiro ujjayi, quindi, introduciamo nelle pratiche formali di respirazione un’osservazione del movimento pelvico, impariamo a respirare anche con questo diaframma (eh sì, il pavimento pelvico è un diaframma) e lasciamolo espandere, irrorare di sangue, riscaldarsi, anche se la sensazione può essere quella, singolare e un po’ imbarazzante, di perdere il controllo delle parti intime.

Qui sotto trovate un paio di articoli in inglese sull’argomento, al momento non ho trovato nulla in italiano nel campo dello yoga, altro motivo per scrivere questo post.

https://yogainternational.com/article/view/lost-in-translation-is-mulabandha-relevant-for-modern-yogis

http://www.harrogateyoga.com/mula-bandha-is-good-for-you-right/

Addendum: con parole chiavi differenti salta fuori questo: https://www.alessandragraziottin.it/it/articoli.php/Yoga-per-i-muscoli-pelvici-Si-ma-con-giudizio?EW_FATHER=10276&ART_TYPE=AOGGI

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